In occasione del Salone del Mobile 2025, SAG’80 ha presentato La Casa Sentimentale, un progetto curato da Maria Vittoria Baravelli che trasforma lo showroom in una narrazione abitativa nel quale si intrecciano memorie, emozioni e oggetti che raccontano chi siamo.
In un contesto in cui il design si fa sempre più esperienza e racconto, questo progetto punta a presentare la casa come storia vivente, piuttosto che come semplice luogo, e si distingue tra gli eventi del Salone del Mobile Milano 2025 per la sua capacità di far convivere uno spazio autobiografico, intimo e collettivo.
Durante la Design Week Milano 2025, lo showroom SAG’80 è diventato teatro di una trasformazione radicale: non un semplice contenitore di arredi, ma un insieme di ambienti capaci di evocare, commuovere e far riflettere. Qui ogni oggetto, opera o complemento d’arredo si carica di senso, diventando parte di una narrazione più ampia, che mette sullo stesso piano design, arte e la dimensione più emotiva dell’abitare.
La Casa Sentimentale: Un Viaggio tra Emozioni, Arte e Design al salone del mobile
La Casa Sentimentale affonda le proprie radici in una domanda semplice ma profonda: che cos’è, davvero, la casa? Per Maria Vittoria Baravelli, è molto più di un contenitore funzionale: è un vero e proprio archivio di emozioni, un palcoscenico sul quale prende scena la quotidianità, un luogo dove convivono silenzi e abbracci, partenze e ritorni. Una casa non va semplicemente abitata: la si vive, la si attraversa come una narrazione in divenire, proprio come le nostre stesse emozioni.
Il progetto, presentato in esclusiva da SAG’80 in occasione del Salone del Mobile Milano 2025, si sviluppa come un viaggio immersivo all’interno di spazi che mettono in scena relazioni tra persone, oggetti, opere e desideri. Ogni stanza è pensata per evocare un’emozione specifica: dalla nostalgia alla meraviglia, dalla contemplazione alla curiosità. Gli arredi non sono qui per essere semplicemente esposti, ma per essere vissuti, ascoltati, toccati, mettendo in luce il legame tra questi e chi vive l’ambiente domestico ogni giorno. Sono amplificatori di stati d’animo, strumenti narrativi attraverso cui si costruisce il senso dell’abitare.
Un ruolo centrale è affidato alle opere d’arte, pensate non come semplici decorazioni, ma come “sirene moderne” che evocano un altrove possibile. Sculture, dipinti e fotografie non chiudono lo spazio, bensì lo aprono: sono finestre che invitano a viaggiare restando fermi, a esplorare nuovi paesaggi emotivi senza lasciare i confini la propria casa. L’arte diventa così l’elemento che spezza l’idea di casa come contenitore chiuso, suggerendo che l’intimità può essere anche orizzonte a cui guardare.
Nella casa immaginata da Baravelli e SAG’80, le soglie non sono barriere ma passaggi da uno stato d’animo all’altro. Gli ambienti si susseguono come fossero capitoli di un romanzo domestico, in cui il lettore è anche protagonista. E proprio come in un libro, ogni dettaglio porta con sé un significato, ogni mobile una memoria, ogni luce una suggestione.
Oltre l’Arredo: La Casa come Narrazione dell’Abitare nello showroom SAG80
Lo showroom SAG’80, uno degli spazi più iconici della scena milanese del design, si è reinventato in occasione del Salone del Mobile 2025, trasformandosi in un ambiente esperienziale dove il visitatore non guarda, ma abita. La Casa Sentimentale è infatti un luogo da vivere. Qui, il design si intreccia con la letteratura, con l’arte, con la memoria, dando vita a un percorso sensoriale che stravolge le logiche dell’esposizione tradizionale.
Al centro del progetto non ci sono solo i prodotti, ma le storie che quei prodotti possono raccontare. Gli arredi di Arflex, per esempio, abitano lo spazio come presenze affettive, dialogando con le opere circostanti. Non sono più solo elementi di arredo, ma simboli di uno spazio intimo che si fa racconto.
Una selezione di opere di Anne e Patrick Poirier, Peter Wüthrich e Peter Welz, provenienti dalla Galleria Fumagalli, permettono al racconto di snodarsi stanza dopo stanza, trasformando la casa in un luogo dove l’arte interroga, anziché semplicemente decorare.
Maria Vittoria Baravelli, curatrice del progetto, guida il visitatore attraverso questa esperienza con una regia delicata e profonda. Il suo lavoro si distingue all’interno della design week 2025 per la capacità di restituire al design una dimensione poetica, di reintrodurre l’intimità e il sentimento in uno spazio espositivo spesso dominato dall’efficienza e dall’innovazione. Qui, innovare significa riscoprire il valore emotivo degli oggetti, la loro capacità di evocare storie.
In un mondo in cui la casa ha assunto nuovi significati – rifugio, ufficio, luogo d’incontro e separazione – La Casa Sentimentale propone una riflessione profonda su cosa significhi abitare nel 2025.
Non si tratta di un semplice tentativo di tornare alla tradizione negando la modernità, o di un elogio nostalgico del passato, bensì di un atto di consapevolezza che ci aiuti comprendere come ogni elemento della casa possa diventare parte di un racconto personale.
Il percorso proposto da SAG’80 e Maria Vittoria Baravelli è un invito a guardare alla casa con occhi nuovi, non più solo come luogo da arredare ma come spazio da narrare, per recuperare una dimensione emotiva che i ritmi frenetici moderni tendono a volte a nascondere.
Un messaggio potente, soprattutto in un contesto come quello della design week milano 2025, dove innovazione e tecnologia spesso prevalgono sull’aspetto umano del design.