Arredamento pop Gufram dallo stile ironico e originale
Gufram è l’azienda leader in Italia nella produzione di arredamento pop dall’ironia dissacrante e da riconoscibili influenze artistiche.
Nata nel 1966 nel contesto della provincia torinese, quando i Fratelli Gugliermetto diedero vita a una delle più interessanti esperienze del design italiano contemporaneo, Gufram si è diventata famosa in tutto il mondo per le sue irriverenti creazioni. Giocando con ironia e mescolando le diverse ispirazioni della Pop Art - allora in pieno fermento -, i Fratelli Gugliermetto dal loro laboratorio creativo diedero forma all’azienda, che negli anni si è ritagliata uno spazio distintivo nel design d’interni, grazie anche a proficue collaborazioni con artisti delle avanguardie e dell’arte contemporanea.
Gufram è nota a livello mondiale per il suo stile giocoso e dissacrante nella creazione di un arredamento pop immediatamente riconoscibile. Rompendo gli stilemi classici dell’arredamento borghese, i prodotti Gufram sono portatori di una cifra stilistica mai dimenticata e sempre rinnovata nelle nuove collezioni, diventata a sua volta un parametro formale per chi guarda a un design libero dalle convenzioni e di radicale rottura. E in effetti alcuni dei prodotti Gufram più iconici sono custoditi nei più importanti musei d’arte contemporanea, come il Centre Pompidou di Parigi, il MoMa di New York e la Triennale di Milano.
L’operazione stilistica di Gufram si muove su linee parallele: accanto alla volontà di ispirarsi alle avanguardie e all’arte contemporanea, esiste un’importante componente di irriverenza nel portare oggetti tradizionalmente non attribuibili all’arredo d’interni (come il cactus, un nido d’uccello o un prato) nel contesto dell’interior design, in un lavoro di scomposizioni e ingrandimenti creativi.
Pratone Gufram: la seduta di design in poliuretano morbido
Materiale d’elezione, il poliuretano morbido, ottenuto grazie a una tecnica di stampaggio a freddo e usato non solo come imbottitura ma anche per realizzare oggetti complessi come il modello Pratone, elemento d’arredo ideato nel 1971 dal Gruppo Strum (Giorgio Ceretti, Pietro Derossi, Riccardo Rosso), che riproduce una zolla di giardino fuori scala utilizzabile come particolare chaise longue o luogo in cui sprofondare comodamente, rieditato in diverse versioni sempre più audaci.
Cactus Gufram: l’icona dell’azienda
Entrato a pieno titolo tra le icone più riconoscibili del design contemporaneo di ideazione italiana, l’appendiabiti Cactus del 1972 è ormai il modello simbolo della piemontese Gufram. Un grande cactus verde smeraldo viene svincolato dai dettami del funzionalismo, diventando un elemento scultoreo imponente ma allo stesso tempo umoristico. Nato dal genio creativo di Guido Rocco e Franco Mello, anch’esso è stato oggetto di intelligenti interpretazioni, come quella puramente artistica di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari eseguita nel 2013, dove, ormai compiutasi l’opera di sconsacrazione del funzionalismo nel design, non restava che dissacrare l’icona stessa di quel processo: così Cactus viene affiancato da un elemento di forma pura ma completamente slegato dal contesto: l’uovo.
Poltroncina Attica: rivisitazione dissacrante dell’arredo classico
I designer di Gufram si spingono ai limiti concessi dalle funzioni degli oggetti di design che progettano, dove l’utilità viene adattata allo spirito creativo delle creazioni. Così accade per il sistema di sedute con coffee table composto da Attica, Capitello e Attica TL, ideato nel 1972 dallo Studio65. Un elemento decorativo che rivisita la monumentalità delle colonne greche di stile ionico, smontandosi in tre pezzi diversi, che possono venire usati come originali sedute componibili o essere ricomposti in un complemento dal notevole impatto; un gioco di rivisitazione delle tendenze neoclassiche che vengono contaminate in modo piuttosto dirompente dall’attitudine pop tipica del brand: un contemporaneo reperto archeologico di design, più morbido della pietra degli antichi templi greci grazie alla consistenza del poliuretano, materiale prediletto da Gufram.
La Cova: tra l’opera d’arte e la zona relax
Una stravolgente rivisitazione artistica di concetti più o meno scontati è rintracciabile anche nella genesi dell’accogliente seduta La Cova, che Gianni Ruffi ha concepito nel 1973. Per chi ha sempre voluto ritirarsi in un nido e lasciare fuori il mondo, Gufram pensa a una soluzione di intrecci e sovrapposizioni di tessuto che danno forma a un nido in scala umana dove accovacciarsi e riposarsi, per ritagliarsi momenti di relax in una vera e propria opera d’arte. Con questo modello, Gufram riesce a dare realtà ai più fantasiosi sogni, con una chiara e incisiva impronta artistica.
Divano Bocca: Ispirazioni glamour dal gusto surrealista
Bocca del 1970 è un altro chiaro esempio delle ispirazioni artistiche che hanno da sempre contraddistinto il brand piemontese: un diretto richiamo al quadro di Salvador Dalì Il volto di Mae West (1931), dove in uno straniante gioco di prospettiva il volto dell’attrice americana diventa una stanza arredata (dove appunto le labbra fanno da sensuale divano). Lo Studio65 con il divano Bocca dà vita per Gufram a una seduta a forma di labbra femminili dal colore rosso acceso, spesso immortalata in riviste di settore o come arredo per set di moda. Un divano dal carattere audace, adatto per portare nel living una nota di ardita ironia. Dal 2008, Bocca è disponibile in due versioni dal carattere opposto e complementare: la prima, Dark Lady, nera e completata da un piercing oversize, è una declinazione glam rock del celebre modello rosso; la seconda si colora di fucsia per celebrare una divertente frivolezza. Per i cinquant’anni dell’azienda, Studio65 ne realizza una versione celebrativa e dal look ancora più forte, in un color oro dallo stile indubbiamente prezioso ma comunque divertente.